
"L’unità operativa complessa di Malattie endocrine e del metabolismo dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza, coordinata dal dottor Feliciano Lo Pomo, ha partecipato ad un importante studio italiano multicentrico che ha coinvolto 11 centri all’interno della Società Italiana di Endocrinologia, i cui dati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Journal of endocrinological investigation’ ".
Lo annuncia il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Spera che “alle congratulazioni rivolte ai medici per il loro caratterizzarsi continuamente nel campo della innovazione, dello studio e della ricerca”, aggiunge “il riconoscimento alla direzione strategica per il ruolo decisivo nel supportare concretamente le attività che favoriscono il miglioramento della qualità dei servizi e delle prestazioni ospedaliere rese ai cittadini, che trovano il loro esito anche nelle importanti testimonianze che giungono alle unità operative degli ospedali dell'Azienda per il tramite di pubblicazioni su riviste scientifiche prestigiose, come in questo caso”.
“Lo studio multicentrico retro-prospettico osservazionale -ha spiegato il dottor Lo Pomo- ha valutato gli effetti della terapia con paratormone ricombinante, rhPTH (1-84)(NatparR), come terapia sostitutiva nei pazienti con ipoparatiroidismo non adeguatamente controllati dalla terapia convenzionale. I pazienti con ipoparatiroidismo sono trattati con terapia convenzionale con calcio e vitamina D ma spesso tale terapia può causare complicanze a lungo termine, soprattutto per coloro che necessitano di alte dosi di calcio quali calcolosi renale, nefrocalcinosi e calcificazioni ectopiche. Inoltre la scarsa compliance alla terapia standard peggiora la qualità di vita del paziente. L’utilizzo del rhPTH (1-84) (NatparR) si propone come trattamento sicuro ed efficace per la cura dell’ipoparatiroidismo.
La partecipazione a questo studio, grazie all’impegno del dirigente medico delle Malattie endocrine Antonia Elefante, che si è dedicata a tutte le fasi del progetto e alla dottoressa Marilda Mormando che nel 2018 ha trattato la prima paziente con questo farmaco innovativo, - ha concluso il responsabile delle Malattie endocrine- ha ulteriormente contribuito a porre l’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ quale centro di riferimento nazionale per le patologie endocrino-metaboliche”.